Non sembra di camminare sui carboni ardenti e non fa venire le vene varicose. Crea un ambiente caldo e confortevole in ogni suo punto ed elimina brutte macchie dai muri. Stiamo parlando dell’impianto di riscaldamento a pavimento: vediamo più nel dettaglio cos’è, vantaggi e costi.

 

Impianto di riscaldamento a pavimento: com’è fatto

Il riscaldamento a pavimento è un sistema radiante che ha tantissimi vantaggi, sia per l’aspetto estetico che per quello funzionale. Pensate solo alla possibilità di eliminare termosifoni e stufe dai muri e al comfort che garantisce il fatto di avere una temperatura costante e uniforme in tutta la stanza. Forse la sensazione vi è più chiara se vi immaginate una casa con tetto a spiovente o con volte alte diversi metri!

Prima di partire con le spiegazioni è necessario fare una distinzione tra riscaldamento a pavimento ad acqua e quello elettrico. Il più diffuso è il riscaldamento a pavimento ad acqua, dotato di una serpentina in cui viene fatta scorrere l’acqua calda ad una temperatura molto più bassa di quella di un classico termosifone. Questa può essere riscaldata da una caldaia centralizzata, da una pompa di calore o anche da pannelli solari termici. Il riscaldamento elettrico a pavimento, invece, è un sistema simile ma in cui della corrente elettrica scorre all’interno di resistenze poste a pavimento. Il meccanismo in questo secondo caso è molto simile a quello che avviene nei piani di cottura ad induzione.

 

serpentina

Le fasi di installazione

Per stendere un impianto di riscaldamento a pavimento occorre verificare che ci siano i giusti spessori. Questi devono tenere conto di:

  • pannello isolante, dai 3 ai 5,5 cm
  • massetto, che se tradizionale è di minimo 2-5 cm
  • pavimentazione, da 0,8 a 3 cm

Il totale è di circa 10 cm. In realtà, oggi esistono sistemi di riscaldamento a pavimento compatti che, compreso il massetto, occupano solo 1,8 cm di spessore. Ovviamente è escluso il pavimento insieme ad altri eventuali isolanti supplementari.

Prima di procedere all’installazione dell’impianto, devono essere già posizionati la barriera a vapore, se prevista dalle norme tecniche, e i passaggi delle tubazioni idrauliche ed elettriche. Queste tubazioni devono essere coperte da un sottofondo, che serve a garantire la superficie planare di base per la posa del pannello isolante dell’impianto a pavimento. La sua superficie, infatti, deve risultare piana, senza avvallamenti, priva di incrostazioni e calcinacci.

Verificato che i collettori siano correttamente montati, si può passare al massetto. Si tratta dello strato che supporta la pavimentazione e ha la funzione di livellare e distribuire il calore sulla superficie radiante. Il massetto è realizzato impastando leganti, inerti ed acqua, a cui dovrà aderire il pavimento. In commercio, esistono tante tipologie di massetto, tra cui è bene farsi consigliare dal tecnico installatore il migliore. Lo stesso vale per l’additivo per massetto più giusto, che ha la funzione di aumentarne le capacità conduttive e il peso specifico e di ridurne ritiri e imbarcanti.

 

Sistema radiante strati

 

La norma UNI EN 1264 prevede, poi, che si rispetti il ciclo di avviamento, o “shock termico”: si tiene acceso per diversi giorni l’impianto, aumentando gradualmente la temperatura del fluido contenuto nella serpentina. Si parte il primo giorno attorno ai 35° poi si aumenta di 5° fino ad arrivare alla temperatura massima di esercizio. Questa, che è molto superiore a quella a cui l’impianto lavorerà normalmente, deve essere mantenuta per 4 giorni prima di procedere con la diminuzione della temperatura fino a spegnimento.

Una volta terminato il ciclo di avviamento dell’impianto di riscaldamento a pavimento, lo si spegne e si attendono due o tre giorni perché il massetto si raffreddi prima di poter procedere con la posa del pavimento. In questo momento, è importante controllare l’umidità residua prelevando un campione di massetto in un punto predeterminato per non danneggiare le tubazioni sottostanti.

Riscaldamento a pavimento: vantaggi

L’impianto di riscaldamento a pavimento consente una riduzione dei consumi ed una distribuzione uniforme del calore all’interno della stanza per due motivi:

  1. la temperatura di funzionamento si aggira intorno ai 35°C, contro i 75°C dei termosifoni, e il consumo di gas è ridotto
  2. la distribuzione dei tubi nel sottopavimento, emanando per induzione il calore verso l’alto, permette una copertura uniforme del calore in tutto l’ambiente.

Con le caldaie a condensazione si ha un enorme risparmio: una volta che l’impianto è arrivato alla giusta temperatura, la caldaia si spegne e fa circolare solo l’acqua calda che è nell’impianto. Per riscaldare l’acqua del circuito, infatti, si possono utilizzare tutte le fonti di energia disponibili, dal solare termico al gas, che è la soluzione più diffusa.

La sensazione del pavimento caldo in qualsiasi periodo dell’anno e l’assenza di angoli freddi nelle stanze sono forse tra i benefici più notevoli del riscaldamento a pavimento. D’altronde, il comfort termico è uno degli aspetti che contribuiscono maggiormente nel determinare il benessere abitativo.

Ma vediamo meglio tutti i vantaggi e gli svantaggi dell’impianto di riscaldamento a pavimento nella tabella sottostante:

 

riscaldamento a pavimento vantaggi

Costo del riscaldamento a pavimento

È difficile stabilire una percentuale precisa di quanto un impianto di riscaldamento a pavimento radiante permetta di risparmiare. Infatti, i fattori in gioco sono molti e dipendono sia dalle caratteristiche dei materiali utilizzati che dalla corretta posa degli stessi. In linea generale, si può individuare un risparmio che oscilla tra il 15% e il 25% rispetto all’utilizzo di impianti più tradizionali.

Il costo di realizzazione di un impianto di riscaldamento a pavimento varia, tuttavia, da zona a zona e dal tipo di lavorazioni da effettuare. Il costo dipende anche dallo spessore scelto e dalle condizioni del sottofondo. Un prezzo medio è di circa 70-100€/mq. In ogni caso, è sempre consigliabile richiedere un preventivo da un tecnico specializzato nella progettazione e realizzazione di impianti. Solo lui, in seguito ad una valutazione di tutte le esigenze del caso, saprà fare una stima precisa.